I Laboratori Teatrali - La Commedia dell'Arte - Giuseppe Canali Artista

I Laboratori di Teatro

Esperienza di formazione e comunicazione – di Giuseppe Canali

L’esperienza di frequentare laboratori teatrali è stata molto positiva negli anni. Certamente quando ho iniziato ho avuto delle grossissime difficoltà per memorizzare i testi. Purtroppo nelle nostre scuole da sempre si sono studiate poesie imponendocele e non ce l’hanno mai fatte amare come si dovrebbe. Invece la poesia a memoria sarebbe un’ottimo esercizio da non terminare mai, da proseguire per tutta la vita, perché il cervello almeno si abitua a memorizzare, oltretutto terrebbe lontano l’Alzheimer. Io ho iniziato a frequentare i laboratori teatrali praticamente dopo un’esperienza fatta a Calcata con un attore che si chiama Giovanni che vive a Sarzana in Liguria. Era venuto a Calcata per un fine settimana e aveva deciso di tenere un corso full immersion di teatro gratuito per principianti sabato e domenica, con la rappresentazione davanti al pubblico la stessa sera della domenica. Io ho interpretato due ruoli, Ponzio Pilato e il diavolo e abbiamo recitato in piazza in mezzo alle persone. E’ stata un’esperienza bellissima e alla fine della rappresentazione si è avvicinata un’attrice di teatro di Calcata e ha chiesto a me e a mia moglie se volevamo partecipare al suo corso di teatro che facevano il venerdì sera a Calcata Nuova. Il laboratorio teatrale veniva fatto nel teatro nuovo, quello al coperto. Abbiamo accettato e lì mi sono reso conto che forse sarebbe stato meglio lasciar perdere per me perché non riuscivo a memorizzare nulla. Sono stato la disperazione dell’altro attore che doveva colloquiare con me perché io non ricordavo niente. Infatti volevo lasciar perdere, invece devo dire per fortuna, mia moglie mi ha detto: guarda che è solo questione di esercizio, il cervello è come un muscolo e va allenato. Le ho dato retta e ho fatto bene. Mi sono reso conto che l’anno dopo ho memorizzato i testi, le battute che dovevo recitare a Teatro prima di lei.

Oltretutto lei, essendo insegnante di lettere, era abituata a ricordare a memoria le cose e memorizzarle bene. Abbiamo in seguito partecipato a dei Musical dove oltre che recitare si cantava. Sono state sempre esperienze positive. Poi a Roma abbiamo proseguito al Teatro degli Audaci che si trova nella zona di Porta di Roma. Abbiamo ripreso al CCP che è il Centro di Cultura Popolare del Tufello con Sandro Calabrese, che è un attore bravissimo e anche un ottimo insegnante. Il suo motto è: venite a fare il laboratorio se vi divertite altrimenti non ci venite, perché uno si deve divertire quando fa queste cose. Partecipare a questi laboratori mi ha stimolato anche a scrivere delle commedie. Dato che mia moglie a scuola faceva fare teatro ai ragazzi, ho scritto più di tredici commedie teatrali di cui una decina, negli anni sono state rappresentate nella sua scuola. Grande soddisfazione per me. Devo dire che fare teatro è una cosa che fa bene a tutti. Non è un caso che alcuni attori famosi abbiano superato la balbuzie proprio recitando a teatro. Una cosa che avevo notato da subito era quella che personalmente non avevo nessuna difficoltà a recitare su di un palcoscenico davanti ad un pubblico. Mentre tutti gli altri erano terrorizzati quando salivano sul palcoscenico, io invece ero tranquillo e rendevo al cento per cento. Inoltre mi veniva facile improvvisare. La risposta me la sono data da solo: quarantadue anni in aula come insegnante. Talmente abituato a parlare davanti alle persone, che per me, recitare davanti ad un pubblico non è mai stato un problema. Sono fermamente convinto che tutti dovrebbero fare un’esperienza con i laboratori teatrali. Credo che questo potrebbe risolvere molti problemi di comunicazione tra persone.

Il gioioso momento finale della rappresentazione conclusiva del Laboratorio di Teatro